"Altri 620 milioni alla Sicilia perché siamo bravi"
3 agosto 2011 - Massimo Russo, assessore regionale alla Sanità, ha annunciato che “il Consiglio dei Ministri ha assegnato alla Sicilia altri 620 milioni di euro circa che rappresentano parte di quelle somme del Fondo sanitario, accantonate e non erogate negli anni passati per inadempimenti amministrativi”.
“La somma – ha spiegato Russo – è stata sbloccata dopo che il tavolo ministeriale, nel corso dell’ultima verifica trimestrale, ancora una volta, ha espresso una positiva valutazione sul lavoro svolto dall’assessorato nell’azione di risanamento e di riqualificazione del sistema sanitario regionale. Questi sono i fatti che contano davvero e che spazzano via certe inutili strumentalizzazioni portate avanti in Sicilia da chi non si rassegna al cambiamento. Questi, soprattutto, sono i fatti che interessano ai siciliani e che i siciliani capiscono molto meglio delle opinioni o delle chiacchiere più o meno autorevoli”.
L’assessore ha, poi, sottolineato che si tratta di un “un risultato estremamente importante per la Sicilia, che si aggiunge a quello ottenuto stamattina dopo i provvedimenti del Cipe che ha autorizzato anche in Sicilia l’utilizzazione dei Fondi Fas per coprire le rate del mutuo con cui abbiamo fatto fronte ai paurosi debiti ereditati dalle precedenti gestioni. Questo è il frutto di una politica rigorosa messa in atto dal Governo regionale con la pazienza, la serenità e la forza di chi ha le carte in regola per rivendicare i propri diritti dopo aver adempiuto ai propri doveri”.
“L’essere riusciti a sbloccare i fondi Fas – ha aggiunto Russo – è un merito che va ascritto principalmente al presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, per la tenacia e la capacità con cui ha condotto questa difficile battaglia politica. Un ringraziamento va comunque rivolto alla Conferenza delle Regioni, e in particolare al suo presidente Vasco Errani, che ha ben compreso le ragioni politiche che hanno animato la nostra azione e si è adoperata affinché i fondi Fas, già concessi ad altre regioni del Sud, fossero erogati anche in Sicilia”.
“Da mesi – ha concluso Russo – la Sicilia aveva assunto in sede di Conferenza delle Regioni una posizione decisa a difesa dei propri diritti, bloccando l’intesa nazionale sul riparto del Fondo sanitario fino a quando non si fosse risolta la questione dei fondi Fas. Ed è un segnale importante che la Sicilia abbia saputo coagulare un grande consenso politico”.
Tuttavia, c’è chi, come Pippo Limoli, deputato regionale del Pdl, ritiene che la visione rosea di Russo sia esagerata: “Divisioni ufficialmente in funzione ma, di fatto, chiuse; reparti nei guai a causa di indiscriminate diminuzioni di organici; pazienti che, piuttosto che in camere e corsie, stanziano o s’aggirano per gironi danteschi. Questo lo stato dell’arte della Sanità siciliana – ha affermato Limoli -, alla faccia dei mille proclami dell’assessore Russo il quale crede che le azioni virtuose, piuttosto che farle, basta annunciarle e darle a parole per concluse”.
Limoli, ricordiamo, è stato il primo firmatario della mozione di censura nei confronti dell’operato dell’assessore Russo ed ha annunciato che l’atto parlamentare, non discusso tre settimane fa, è stato ripresentato dal gruppo del Pdl, appoggiato dagli altri partiti dell’opposizione all’Ars, e andrà o, meglio, “dovrebbe andare in Aula, se non ci saranno altri colpi di mano politicamente indecenti” come ha rimarcato Pippo Limoli, il 21 settembre prossimo.
“Dopo la pausa estiva – ha concluso Limoli – vedremo se finalmente si riuscirà a compiere un atto che null’altro è che dovuto: discutere la mozione e replicare, con l’esame cronachistico dei fatti, al vaniloquio dell’assessore, ai suo battage pubblicitario e alla sua auto incensazione su un piano di recupero della spesa che non si deve a lui ma al suo predecessore, Lagalla, e su un sistema sanitario che, questo sì grazie a lui, è ormai allo sbando!”.
3 agosto 2011 - Massimo Russo, assessore regionale alla Sanità, ha annunciato che “il Consiglio dei Ministri ha assegnato alla Sicilia altri 620 milioni di euro circa che rappresentano parte di quelle somme del Fondo sanitario, accantonate e non erogate negli anni passati per inadempimenti amministrativi”.
“La somma – ha spiegato Russo – è stata sbloccata dopo che il tavolo ministeriale, nel corso dell’ultima verifica trimestrale, ancora una volta, ha espresso una positiva valutazione sul lavoro svolto dall’assessorato nell’azione di risanamento e di riqualificazione del sistema sanitario regionale. Questi sono i fatti che contano davvero e che spazzano via certe inutili strumentalizzazioni portate avanti in Sicilia da chi non si rassegna al cambiamento. Questi, soprattutto, sono i fatti che interessano ai siciliani e che i siciliani capiscono molto meglio delle opinioni o delle chiacchiere più o meno autorevoli”.
L’assessore ha, poi, sottolineato che si tratta di un “un risultato estremamente importante per la Sicilia, che si aggiunge a quello ottenuto stamattina dopo i provvedimenti del Cipe che ha autorizzato anche in Sicilia l’utilizzazione dei Fondi Fas per coprire le rate del mutuo con cui abbiamo fatto fronte ai paurosi debiti ereditati dalle precedenti gestioni. Questo è il frutto di una politica rigorosa messa in atto dal Governo regionale con la pazienza, la serenità e la forza di chi ha le carte in regola per rivendicare i propri diritti dopo aver adempiuto ai propri doveri”.
“L’essere riusciti a sbloccare i fondi Fas – ha aggiunto Russo – è un merito che va ascritto principalmente al presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, per la tenacia e la capacità con cui ha condotto questa difficile battaglia politica. Un ringraziamento va comunque rivolto alla Conferenza delle Regioni, e in particolare al suo presidente Vasco Errani, che ha ben compreso le ragioni politiche che hanno animato la nostra azione e si è adoperata affinché i fondi Fas, già concessi ad altre regioni del Sud, fossero erogati anche in Sicilia”.
“Da mesi – ha concluso Russo – la Sicilia aveva assunto in sede di Conferenza delle Regioni una posizione decisa a difesa dei propri diritti, bloccando l’intesa nazionale sul riparto del Fondo sanitario fino a quando non si fosse risolta la questione dei fondi Fas. Ed è un segnale importante che la Sicilia abbia saputo coagulare un grande consenso politico”.
Tuttavia, c’è chi, come Pippo Limoli, deputato regionale del Pdl, ritiene che la visione rosea di Russo sia esagerata: “Divisioni ufficialmente in funzione ma, di fatto, chiuse; reparti nei guai a causa di indiscriminate diminuzioni di organici; pazienti che, piuttosto che in camere e corsie, stanziano o s’aggirano per gironi danteschi. Questo lo stato dell’arte della Sanità siciliana – ha affermato Limoli -, alla faccia dei mille proclami dell’assessore Russo il quale crede che le azioni virtuose, piuttosto che farle, basta annunciarle e darle a parole per concluse”.
Limoli, ricordiamo, è stato il primo firmatario della mozione di censura nei confronti dell’operato dell’assessore Russo ed ha annunciato che l’atto parlamentare, non discusso tre settimane fa, è stato ripresentato dal gruppo del Pdl, appoggiato dagli altri partiti dell’opposizione all’Ars, e andrà o, meglio, “dovrebbe andare in Aula, se non ci saranno altri colpi di mano politicamente indecenti” come ha rimarcato Pippo Limoli, il 21 settembre prossimo.
“Dopo la pausa estiva – ha concluso Limoli – vedremo se finalmente si riuscirà a compiere un atto che null’altro è che dovuto: discutere la mozione e replicare, con l’esame cronachistico dei fatti, al vaniloquio dell’assessore, ai suo battage pubblicitario e alla sua auto incensazione su un piano di recupero della spesa che non si deve a lui ma al suo predecessore, Lagalla, e su un sistema sanitario che, questo sì grazie a lui, è ormai allo sbando!”.