DIABETE: IN ITALIA COLPISCE 1, 2 MILIONI DI ANZIANI
E' allarme 'grandi anziani' in Italia per la diffusione del diabete di tipo 2. Su circa 2,9 milioni di persone colpite da questa patologia, gli over 75 sono oltre 1,2 milioni, piu' di un terzo del totale. Si tratta dei pazienti piu' vulnerabili, spesso affetti da altre importanti malattie e maggiormente esposti al rischio di episodi ipoglicemici e complicazioni vascolari. Per questo i trattamenti antidiabetici a loro destinati devono garantire, accanto all'efficacia, il piu' elevato profilo possibile di tollerabilita'. Se ne e' discusso al XVIII congresso nazionale dell'Associazione medici diabetologi (Amd), a Rossano Calabro.
Nel simposio e' stato messo in evidenza come l'ampia incidenza della 'quarta eta'' tra i pazienti di diabete rappresenti un fattore di crescente importanza nella valutazione dei trattamenti piu' idonei. Secondo i dati Ocse, l'Italia e' oggi uno dei Paesi al mondo con la piu' alta aspettativa media di vita, secondo solo al Giappone: quasi 85 anni per le donne e piu' di 79 per gli uomini. Solo negli ultimi cinque anni, questa media e' cresciuta di quasi un anno e la tendenza all'innalzamento e' inarrestabile da decenni. Al congresso e' stato presentato uno studio su vildagliptin, antidiabetico orale di ultima generazione della Novartis. L'analisi si e' basata su dati estrapolati da dieci ricerche sull'efficacia del farmaco, sia in monoterapia sia come terapia add-on, e da 38 trial sulla sua sicurezza e tollerabilita' in una popolazione di over 75. Con questa meta-nalisi, vildagliptin e' l'unico inibitore della DPP4 ad avere dati pubblicati di efficacia e sicurezza/tollerabilita' in una popolazione, come quella degli over 75, affetta da importanti comorbidita', politrattata, a maggior rischio di episodi ipoglicemici, complicanze micro e macro-vascolari, interazioni farmaco-farmaco, e pertanto particolarmente difficile da includere nei trial clinici. "I risultati dello studio sono particolarmente incoraggianti - ha osservato Giuseppe Paolisso, preside della facolta' di Medicina, Seconda Universita' di Napoli - Nei pazienti over 75 in terapia con vildagliptin, infatti, non si sono riscontrati i tanto temuti episodi di ipoglicemia, che si presentano con relativa frequenza nei pazienti in cura con i trattamenti tradizionali. Di conseguenza con vildagliptin, il rischio di eventi avversi cardio o cerebrovascolari legati agli episodi di ipoglicemia, diminuisce del 33% rispetto a quanto si registra con le terapie tradizionali". L'Ema, l'autorita' regolatoria europea, ha rimosso la cautela di utilizzo del farmaco nei diabetici over 75. A tutt'oggi vildagliptin e' l'unico trattamento della sua classe cui sia stata riconosciuta questa prerogativa.
E' allarme 'grandi anziani' in Italia per la diffusione del diabete di tipo 2. Su circa 2,9 milioni di persone colpite da questa patologia, gli over 75 sono oltre 1,2 milioni, piu' di un terzo del totale. Si tratta dei pazienti piu' vulnerabili, spesso affetti da altre importanti malattie e maggiormente esposti al rischio di episodi ipoglicemici e complicazioni vascolari. Per questo i trattamenti antidiabetici a loro destinati devono garantire, accanto all'efficacia, il piu' elevato profilo possibile di tollerabilita'. Se ne e' discusso al XVIII congresso nazionale dell'Associazione medici diabetologi (Amd), a Rossano Calabro.
Nel simposio e' stato messo in evidenza come l'ampia incidenza della 'quarta eta'' tra i pazienti di diabete rappresenti un fattore di crescente importanza nella valutazione dei trattamenti piu' idonei. Secondo i dati Ocse, l'Italia e' oggi uno dei Paesi al mondo con la piu' alta aspettativa media di vita, secondo solo al Giappone: quasi 85 anni per le donne e piu' di 79 per gli uomini. Solo negli ultimi cinque anni, questa media e' cresciuta di quasi un anno e la tendenza all'innalzamento e' inarrestabile da decenni. Al congresso e' stato presentato uno studio su vildagliptin, antidiabetico orale di ultima generazione della Novartis. L'analisi si e' basata su dati estrapolati da dieci ricerche sull'efficacia del farmaco, sia in monoterapia sia come terapia add-on, e da 38 trial sulla sua sicurezza e tollerabilita' in una popolazione di over 75. Con questa meta-nalisi, vildagliptin e' l'unico inibitore della DPP4 ad avere dati pubblicati di efficacia e sicurezza/tollerabilita' in una popolazione, come quella degli over 75, affetta da importanti comorbidita', politrattata, a maggior rischio di episodi ipoglicemici, complicanze micro e macro-vascolari, interazioni farmaco-farmaco, e pertanto particolarmente difficile da includere nei trial clinici. "I risultati dello studio sono particolarmente incoraggianti - ha osservato Giuseppe Paolisso, preside della facolta' di Medicina, Seconda Universita' di Napoli - Nei pazienti over 75 in terapia con vildagliptin, infatti, non si sono riscontrati i tanto temuti episodi di ipoglicemia, che si presentano con relativa frequenza nei pazienti in cura con i trattamenti tradizionali. Di conseguenza con vildagliptin, il rischio di eventi avversi cardio o cerebrovascolari legati agli episodi di ipoglicemia, diminuisce del 33% rispetto a quanto si registra con le terapie tradizionali". L'Ema, l'autorita' regolatoria europea, ha rimosso la cautela di utilizzo del farmaco nei diabetici over 75. A tutt'oggi vildagliptin e' l'unico trattamento della sua classe cui sia stata riconosciuta questa prerogativa.