SALUTE: MARINO, 5MILA CASI TBC L'ANNO. SERVONO MODERNI SISTEMI CONTROLLO
(ASCA) - Roma, 18 ago - ''La tubercolosi non e' scomparsa anche se l'abbiamo quasi dimenticata. Ma non e' nemmeno una malattia di cui avere paura, come avveniva nel secolo scorso, perche' oggi abbiamo terapie molto efficaci per curarla.
Purtroppo i medici e gli infermieri, per le caratteristiche del loro lavoro, sono maggiormente esposti ai rischi di contagio e proprio per questo non vanno sottovalutati i controlli all'interno degli ospedali e in tutti i luoghi considerati a rischio, anche perche' oggi ci imbattiamo spesso in ceppi batterici resistenti ai comuni antibiotici.
Va detto anche che il Policlinico Gemelli di Roma sta affrontando l'emergenza di questi giorni con il massimo rigore''. Questo il commento del senatore Ignazio Marino (Pd), presidente della Commissione d'inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale, sul caso di un'infermiera del Policlinico Gemelli contagiata dalla Tbc.
''In Italia - continua il senatorie democratico - ogni anno sono notificati al Ministero della salute circa 5 mila nuovi casi di tubercolosi ma il dato potrebbe essere sottostimato poiche' non tutti vengono diagnosticati. Realisticamente, i casi potrebbero essere anche il doppio. Ecco perche' un impegno della politica e' necessario e urgente: c'e' bisogno di fondi e di un sistema di sorveglianza e allerta efficiente ed efficace.
Assieme a tutto il gruppo del Partito Democratico lo scorso marzo ho depositato al Senato un disegno di legge volto ad aggiornare i sistemi di controllo e prevenzione di questa subdola malattia: serve un fondo per i corsi di aggiornamento dei medici e per le campagne di prevenzione, ma serve soprattutto un moderno sistema di monitoraggio e di comunicazione che faccia si che, una volta individuato un paziente con la Tbc, si verifichi anche l'esito della terapia e si notifichino i casi di resistenza ai farmaci alle autorita' sanitarie regionali e nazionali. Le modifiche che propongo con il disegno di legge servono per adattare le norme sanitarie alle attuali conoscenze scientifiche. Se la maggioranza di destra non vuole accettare di impegnarsi su una legge importante per la salute pubblica, sarebbe opportuno che il Ministero intervenisse almeno con nuove linee guida obbligatorie all'interno del Servizio Sanitario Nazionale''.
(ASCA) - Roma, 18 ago - ''La tubercolosi non e' scomparsa anche se l'abbiamo quasi dimenticata. Ma non e' nemmeno una malattia di cui avere paura, come avveniva nel secolo scorso, perche' oggi abbiamo terapie molto efficaci per curarla.
Purtroppo i medici e gli infermieri, per le caratteristiche del loro lavoro, sono maggiormente esposti ai rischi di contagio e proprio per questo non vanno sottovalutati i controlli all'interno degli ospedali e in tutti i luoghi considerati a rischio, anche perche' oggi ci imbattiamo spesso in ceppi batterici resistenti ai comuni antibiotici.
Va detto anche che il Policlinico Gemelli di Roma sta affrontando l'emergenza di questi giorni con il massimo rigore''. Questo il commento del senatore Ignazio Marino (Pd), presidente della Commissione d'inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale, sul caso di un'infermiera del Policlinico Gemelli contagiata dalla Tbc.
''In Italia - continua il senatorie democratico - ogni anno sono notificati al Ministero della salute circa 5 mila nuovi casi di tubercolosi ma il dato potrebbe essere sottostimato poiche' non tutti vengono diagnosticati. Realisticamente, i casi potrebbero essere anche il doppio. Ecco perche' un impegno della politica e' necessario e urgente: c'e' bisogno di fondi e di un sistema di sorveglianza e allerta efficiente ed efficace.
Assieme a tutto il gruppo del Partito Democratico lo scorso marzo ho depositato al Senato un disegno di legge volto ad aggiornare i sistemi di controllo e prevenzione di questa subdola malattia: serve un fondo per i corsi di aggiornamento dei medici e per le campagne di prevenzione, ma serve soprattutto un moderno sistema di monitoraggio e di comunicazione che faccia si che, una volta individuato un paziente con la Tbc, si verifichi anche l'esito della terapia e si notifichino i casi di resistenza ai farmaci alle autorita' sanitarie regionali e nazionali. Le modifiche che propongo con il disegno di legge servono per adattare le norme sanitarie alle attuali conoscenze scientifiche. Se la maggioranza di destra non vuole accettare di impegnarsi su una legge importante per la salute pubblica, sarebbe opportuno che il Ministero intervenisse almeno con nuove linee guida obbligatorie all'interno del Servizio Sanitario Nazionale''.