Modena, 27 aprile 2011. Un elicottero è precipitato nello stretto di Vallone di Grascito, in Abruzzo, e due giovani hanno perso la vita. La carcassa è stata ritrovata a Sulmona e le vittime sono il pilota, Danilo Ricuperati, 31 anni, di Cazzaniga (Bergamo), e un tecnico Matteo Franchini di 27 anni, di Modena.
Il velivolo stava sorvolando un’area dove passa un oleodotto della Snam e, probabilmente a causa della scarsa visibilità ha urtato, tranciandoli, i cavi dell’elettrodotto che da Sulmona sale verso l’altopiano delle Cinque Miglia ed è precipitato nello stretto Vallone di Grascito, a 630 metri di quota.
Le ricerche sono iniziate ieri sera intorno alle ore 20, coinvolgendo Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato e Vigili del Fuoco sia da Pescocostanzo (L’Aquila) sia dalla zona del vicino Bosco di S.Antonio.
I tecnici del Soccorso Alpino hanno esplorato il tracciato dell’elettrodotto, poiche’ era stato segnalato un guasto elettrico. E’ stato prima notato un cavo elettrico tranciato e poi, più a valle, superato un tratto impervio della gola, sono stati trovati i resti dell’elicottero.
Il luogo dell’impatto si trova lungo il tracciato del metanodotto, nella valle che da Sulmona sale verso Pescocostanzo, sul versante settentrionale della cresta montuosa che culmina con il Monte Rotella.
Il velivolo dell' ‘Elicompany Srl’ èprecipitato verso le 19.30 di ieri sera. A confermarlo sono stati i vigili del fuoco in base ad una segnalazione dell’Enel che ha registrato proprio a quell’ora un abbassamento di tensione sulla linea elettrica tra il bosco di Sant’Antonio e Sulmona, provocando un un black out di alcuni minuti.
Le due vittime erano arrivati ieri a Sulmona da Carpi e nel pomeriggio, dopo avere fatto rifornimento di carburante alla base Eljsem di Sulmona, avevano sorvolato diverse volte la zona del Monte Mitra per compiere rilievi necessari al lavoro legato alla realizzazione del metanodotto della Snam.
Il luogo dell’incidente dista in linea d’aria circa 3-4 chilometri dalla base dell’Eljsem. Le ricerche sono state avviate alle 22.30 dopo l’allarme lanciato dalla società per la quale lavoravano le due vittime.
APERTE LE INDAGINI
Il capo della Procura della Repubblica di Sulmona, Federico De Siervo, sta esaminando gli atti sull’incidente. Nel pomeriggio sono attese le decisioni della Procura sulla disposizione dell’esame autoptico e conferimento dell’incarico al consulente tecnico.
Al vaglio degli inquirenti, Procura della Repubblica di Sulmona e Agenzia nazionale sicurezza volo, sono i dati registrati dal sistema di emergenza ELT a bordo dell’elicottero Robinson R22 Beta.
Il sistema, grazie alla triangolazione satellitare, è in grado di fornire le coordinate del punto d’impatto e l’ora in cui è avvenuto, ma non le cause relative ad eventuali malfunzionamenti del velivolo sullo stile della ‘scatola nera’.
Dalla società Elicompany Srl di Carpi stanno attentamente seguendo il caso “per comprendere - spiega uno dei titolari, Matteo Forghieri - se si sia trattato di un errore umano o altro, elementi che potrà fornire solo l’Ansv con l’analisi dei dati tecnici e operativi”. Tutti e due gli occupanti dell’elicottero deceduti nell’incidente erano abilitati alla guida e avevano all’attivo oltre un migliaio di ore di volo, quindi considerati esperti.
La procura di Sulmona (L’Aquila) ha disposto oggi l’autopsia sulle salme delle vittime. A eseguire l’esame autoptico sarà l’anatomopatologo Ildo Polidoro con ogni probabilità nella mattinata di venerdì presso l’obitorio dell’ospedale di Sulmona.
Il velivolo stava sorvolando un’area dove passa un oleodotto della Snam e, probabilmente a causa della scarsa visibilità ha urtato, tranciandoli, i cavi dell’elettrodotto che da Sulmona sale verso l’altopiano delle Cinque Miglia ed è precipitato nello stretto Vallone di Grascito, a 630 metri di quota.
Le ricerche sono iniziate ieri sera intorno alle ore 20, coinvolgendo Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato e Vigili del Fuoco sia da Pescocostanzo (L’Aquila) sia dalla zona del vicino Bosco di S.Antonio.
I tecnici del Soccorso Alpino hanno esplorato il tracciato dell’elettrodotto, poiche’ era stato segnalato un guasto elettrico. E’ stato prima notato un cavo elettrico tranciato e poi, più a valle, superato un tratto impervio della gola, sono stati trovati i resti dell’elicottero.
Il luogo dell’impatto si trova lungo il tracciato del metanodotto, nella valle che da Sulmona sale verso Pescocostanzo, sul versante settentrionale della cresta montuosa che culmina con il Monte Rotella.
Il velivolo dell' ‘Elicompany Srl’ èprecipitato verso le 19.30 di ieri sera. A confermarlo sono stati i vigili del fuoco in base ad una segnalazione dell’Enel che ha registrato proprio a quell’ora un abbassamento di tensione sulla linea elettrica tra il bosco di Sant’Antonio e Sulmona, provocando un un black out di alcuni minuti.
Le due vittime erano arrivati ieri a Sulmona da Carpi e nel pomeriggio, dopo avere fatto rifornimento di carburante alla base Eljsem di Sulmona, avevano sorvolato diverse volte la zona del Monte Mitra per compiere rilievi necessari al lavoro legato alla realizzazione del metanodotto della Snam.
Il luogo dell’incidente dista in linea d’aria circa 3-4 chilometri dalla base dell’Eljsem. Le ricerche sono state avviate alle 22.30 dopo l’allarme lanciato dalla società per la quale lavoravano le due vittime.
APERTE LE INDAGINI
Il capo della Procura della Repubblica di Sulmona, Federico De Siervo, sta esaminando gli atti sull’incidente. Nel pomeriggio sono attese le decisioni della Procura sulla disposizione dell’esame autoptico e conferimento dell’incarico al consulente tecnico.
Al vaglio degli inquirenti, Procura della Repubblica di Sulmona e Agenzia nazionale sicurezza volo, sono i dati registrati dal sistema di emergenza ELT a bordo dell’elicottero Robinson R22 Beta.
Il sistema, grazie alla triangolazione satellitare, è in grado di fornire le coordinate del punto d’impatto e l’ora in cui è avvenuto, ma non le cause relative ad eventuali malfunzionamenti del velivolo sullo stile della ‘scatola nera’.
Dalla società Elicompany Srl di Carpi stanno attentamente seguendo il caso “per comprendere - spiega uno dei titolari, Matteo Forghieri - se si sia trattato di un errore umano o altro, elementi che potrà fornire solo l’Ansv con l’analisi dei dati tecnici e operativi”. Tutti e due gli occupanti dell’elicottero deceduti nell’incidente erano abilitati alla guida e avevano all’attivo oltre un migliaio di ore di volo, quindi considerati esperti.
La procura di Sulmona (L’Aquila) ha disposto oggi l’autopsia sulle salme delle vittime. A eseguire l’esame autoptico sarà l’anatomopatologo Ildo Polidoro con ogni probabilità nella mattinata di venerdì presso l’obitorio dell’ospedale di Sulmona.