See & Treat battiamoci per renderlo nazionale
See &Treat Da sperimentazione a delibera,la Toscana apre la strada.
E qualcuno si lamenta ancora!
Leggete questo articolo,qui si ci deve battere,dobbiamo far si che si allarghi ad altre regioni.
Al pronto soccorso è l'infermiere che «vede e cura».
Si chiama See&Treat che in italiano vuol dire "vedi e cura" il nuovo modo di gestire il pronto soccorso in cui l'infermiere diventa sempre più manager e che negli ultimi mesi ha scatenato le ire dei medici. La scintilla è stata una delibera di giunta dello scorso anno della Regione Toscana che ha ufficializzato il See&Treat, fino a quel momento solo una sperimentazione.
All'accesso al pronto soccorso – è la nuova previsione – l'infermiere, già incaricato di assegnare il "colore" del triage per stabilire la gravità del caso, può direttamente inviare il paziente allo specialista senza passare dal medico di pronto soccorso o anche, nel caso di interventi minori (ad esempio piccole ferite e abrasioni, contusioni minori, ustioni solari, punture di insetti, rinite, congiuntivite), intervenire da sé.
«Le competenze fondanti del ruolo di garanzia del medico non possono essere oggetto di inappropriate sovrapposizioni o sottrazioni, costituendo invece un esclusivo obbligo giuridico e un preciso dovere deontologico del medico e dell'odontoiatra», è stata in sintesi la risposta della Federazione nazionale degli ordini dei medici.
Più duri gli ospedalieri. Secondo l'Anaao, il maggior sindacato di categoria, le sperimentazioni devono avere «chiari profili di responsabilità e non celare tentativi di andare verso una sanità low cost». E la Cimo ha lanciato un appello al ministro della Salute, Ferruccio Fazio, per «modificare subito con legge nazionale le competenze delle professioni sanitarie: una delibera di giunta non basta». Anche l'Ordine dei medici di Bologna ha sollevato la questione delle competenze.
Smorza i toni invece la Federazione degli infermieri (Ipasvi), affermando che si tratta di una «non novità» perché il See&Treat formalizza quello che da anni gli infermieri fanno in pronto soccorso: è previsto che trattino i casi meno gravi già da una legge del 1992.
Ma se quella del See&Treat è una polemica aperta tra medici e infermieri, le "lotte" tra professioni sanitarie non si fermano qui. Spenta la disputa tra medici e biologi degli anni '90 sulla direzione dei laboratori di analisi, è della scorsa settimana l'annuncio dell'ordine dei medici di Roma (il più grande d'Europa) della sentenza del tribunale della capitale con cui si blocca la possibilità proprio ai biologi di prescrivere diete: una competenza esclusiva del medico, ha dichiarato seccamente l'ordine.
E ancora è di inizio marzo l'attacco reciproco fisioterapisti (medici)-fisiatri (tecnici) sul nuovo piano di riabilitazione messo a punto dal ministero della Salute. Secondo i dottori punta a «unificare l'assistenza, superando interessi settoriali», mentre per i tecnici è un «favore ai superman della specialistica».
Ed è ormai storia antica il "niet" degli odontoiatri al riconoscimento della professione di odontotecnico e degli oculisti verso quella di ottico. Motivo: i medici non vogliono invasioni di campo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le altre contese
01|LE DIETE
Una sentenza del tribunale di Roma blocca la possibilità ai biologi di prescrivere diete: per l'ordine dei medici della Capitale è competenza dei medici
02|RIABILITAZIONE
Botta e risposta tra fisioterapisti (medici)-fisiatri (tecnici) sul nuovo piano di riabilitazione del ministero della Salute
03| ODONTOIATRI
E OCULISTI
Gli odontoiatri sono contrari al riconoscimento della professione di odontotecnico e gli oculisti a quella di ottico
See &Treat Da sperimentazione a delibera,la Toscana apre la strada.
E qualcuno si lamenta ancora!
Leggete questo articolo,qui si ci deve battere,dobbiamo far si che si allarghi ad altre regioni.
Al pronto soccorso è l'infermiere che «vede e cura».
Si chiama See&Treat che in italiano vuol dire "vedi e cura" il nuovo modo di gestire il pronto soccorso in cui l'infermiere diventa sempre più manager e che negli ultimi mesi ha scatenato le ire dei medici. La scintilla è stata una delibera di giunta dello scorso anno della Regione Toscana che ha ufficializzato il See&Treat, fino a quel momento solo una sperimentazione.
All'accesso al pronto soccorso – è la nuova previsione – l'infermiere, già incaricato di assegnare il "colore" del triage per stabilire la gravità del caso, può direttamente inviare il paziente allo specialista senza passare dal medico di pronto soccorso o anche, nel caso di interventi minori (ad esempio piccole ferite e abrasioni, contusioni minori, ustioni solari, punture di insetti, rinite, congiuntivite), intervenire da sé.
«Le competenze fondanti del ruolo di garanzia del medico non possono essere oggetto di inappropriate sovrapposizioni o sottrazioni, costituendo invece un esclusivo obbligo giuridico e un preciso dovere deontologico del medico e dell'odontoiatra», è stata in sintesi la risposta della Federazione nazionale degli ordini dei medici.
Più duri gli ospedalieri. Secondo l'Anaao, il maggior sindacato di categoria, le sperimentazioni devono avere «chiari profili di responsabilità e non celare tentativi di andare verso una sanità low cost». E la Cimo ha lanciato un appello al ministro della Salute, Ferruccio Fazio, per «modificare subito con legge nazionale le competenze delle professioni sanitarie: una delibera di giunta non basta». Anche l'Ordine dei medici di Bologna ha sollevato la questione delle competenze.
Smorza i toni invece la Federazione degli infermieri (Ipasvi), affermando che si tratta di una «non novità» perché il See&Treat formalizza quello che da anni gli infermieri fanno in pronto soccorso: è previsto che trattino i casi meno gravi già da una legge del 1992.
Ma se quella del See&Treat è una polemica aperta tra medici e infermieri, le "lotte" tra professioni sanitarie non si fermano qui. Spenta la disputa tra medici e biologi degli anni '90 sulla direzione dei laboratori di analisi, è della scorsa settimana l'annuncio dell'ordine dei medici di Roma (il più grande d'Europa) della sentenza del tribunale della capitale con cui si blocca la possibilità proprio ai biologi di prescrivere diete: una competenza esclusiva del medico, ha dichiarato seccamente l'ordine.
E ancora è di inizio marzo l'attacco reciproco fisioterapisti (medici)-fisiatri (tecnici) sul nuovo piano di riabilitazione messo a punto dal ministero della Salute. Secondo i dottori punta a «unificare l'assistenza, superando interessi settoriali», mentre per i tecnici è un «favore ai superman della specialistica».
Ed è ormai storia antica il "niet" degli odontoiatri al riconoscimento della professione di odontotecnico e degli oculisti verso quella di ottico. Motivo: i medici non vogliono invasioni di campo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le altre contese
01|LE DIETE
Una sentenza del tribunale di Roma blocca la possibilità ai biologi di prescrivere diete: per l'ordine dei medici della Capitale è competenza dei medici
02|RIABILITAZIONE
Botta e risposta tra fisioterapisti (medici)-fisiatri (tecnici) sul nuovo piano di riabilitazione del ministero della Salute
03| ODONTOIATRI
E OCULISTI
Gli odontoiatri sono contrari al riconoscimento della professione di odontotecnico e gli oculisti a quella di ottico